(Copertina) Design di John Williams  - Foto di Dweezil Zappa (Interno sinistro dell’LP) (Interno destro dell’LP) (Retro dell’LP) Design di John Williams  - Foto di Gail Zappa

Dal vivo al The Palladium, NYC, NY - 26-29 dicembre 1976

Materiale attinente:

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Zappa a New York

 

Disco 1
  1 Tette e birra
  2 A caccia di hamburger
  3 Prometto di non venirti in bocca
  4 In delirio per Punky
  5 Dolcezza, non vuoi un uomo come me?
  6 Il bandito del clistere dell’Illinois

 

Disco 2
  1 Io sono la melma
  2 Una sterlina per mostrare le chiappe
  3 Manx ha bisogno di donne
  4 Assolo di percussioni della “Pagina nera” + Pagina nera nº 1
  5 Emma dalle gambe grosse
  6 Sofà
  7 Pagina nera nº 2
  8 La tortura non finisce mai
  9 La laguna purpurea + Approssimato

 

Tutte le composizioni sono di Frank Zappa.


Note di copertina di FZ
A PROPOSITO DI QUESTO ALBUM…
Nel 1976 abbiamo suonato a New York per un accogliente pubblico di 27.500 fan squilibrati (13.500 in tre spettacoli al Felt Forum nel periodo di Halloween più 14.000 in quattro spettacoli al Palladium nella settimana tra Natale e Capodanno). Tutti questi concerti, che hanno fatto il tutto esaurito, sono stati organizzati da Ron Delsener (che con la presente ringraziamo), e hanno visto la partecipazione di alcune fra le più simpatiche persone per le quali abbiamo avuto occasione di suonare (che altresì, con la presente, ringraziamo). È stata New York, lo scorso Natale, che ha reso possibile questo album.

Disco 1

1. Tette e birra

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[Note di FZ] Un numero di successo durante i concerti, con una coreografia alla buona e una maschera di gomma con due cornetti sporgenti che Terry indossa quando interpreta il Diavolo.

 Terry Bozzio (dal libretto del CD “Zappa in New York”)

 
[FZ] Quella notte non si scorgeva la luna, era molto scuro
Le stelle non brillavano, sapete, perché il cielo era troppo avaro
C’era un vento inquietante, dei brutti alberi ho avvistato
Suonando il clacson, un lupo mannaro mi ha superato
 
Sono meschino e cattivo, sapete, non sono una di quelle mammolette
Ho una ragazzina che si chiama Cristina, con due grosse tette
Vi racconto di lei e di me e della mia moto…
E di quel viaggio su per il Monte dell’Ignoto, Ignoto
 
Ho notato che lassù persino i grilli si comportavano in maniera sospetta
Allora ho pensato che avrei anche potuto bermi una birretta
Ho detto: “Dammi un po’ di quella che stai sorseggiando tu…”
Ma non ho avuto risposta perché lei non c’era più…
 
“Dove sono finite quelle tette che mi piacciono da morire
E la mia birra, maledizione!”, questo ho iniziato a gridare
Poi ho sentito un rumore, come lo scricchiolio di un ramoscello, lì

E all’improvviso è saltato fuori il Diavolo, era alto all’incirca così…
 
Aveva un vestito rosso e un picco della vedova
E una coda a punta e come di zolfo puzzava
Sì, l’ho riconosciuto, lo giuro, era lui in persona
Attaccata agli artigli aveva della carne umana
 
Che, sapete, mi sembrava pelle di tette
Ho detto: “Tu, figlio di puttana!”, perché con lui avrei fatto a botte
Beh, si è limitato a tirar fuori il filo interdentale e si è messo a pulirsi le zanne
Allora gli ho sparato con la mia arma, che ha fatto: “Bang bang bang”
 
Quel coglione si è limitato a ridere e ha detto:
[Terry] Oh, la puoi posare…
Me la sono mangiata tutta, sai…
E adesso, che ci puoi fare?
 
[FZ] Ti sei mangiato la mia Cristina?
[Terry] Tette e tutto quanto, fino alla fine!
[FZ] Beh, e allora dov’è finita la birra, accidenti?
[Terry] Ah, erano alte così le chiappe / lattine?
 
[FZ] Anche i suoi stivali?
[Terry] Potrei dirti una falsità?
[FZ] Cazzo, dovevi essere affamato
[Terry] Sì, è la verità
 
[FZ] Non ti pagano bene per il tuo incarico?
[Terry] Beh, sai, quando arrivano gli assegni, non mi rammarico…
 
[FZ] Beh, voglio la mia Cristina e voglio le mie lattine
Quindi vedi di vomitarle fuori, Diavolo, mi hai sentito bene?
[Terry] Motociclista, vai a fare in culo!
Cioè, non capisci che io sono il Diavolo?
Per le tue tette e la tua birra che cosa mi darai in baratto?
Suppongo che tu abbia notato questo piccolo contratto
 
[FZ] Certo, figlio di puttana, che l’ho visto
[Terry] Non chiamarmi così!
[FZ] Ho imparato a scrivere quasi solo per fare questo…
Dammi quel foglio… lo firmerò, puoi scommetterci le chiappe
Perché ho bisogno di una birra ed è arrivata l’ora dello strizza-tette!
 
[Terry] Accidenti, non puoi fregarmi… non sei abbastanza malizioso!
Cioè, dovresti vedere qualcuna delle anime che ho preso…
[FZ] Oh sì?
[Terry] Caspita, c’era Milhous Nixon e Agnew pure…
Ed ognuno di quei coglioni, rispetto a te, era peggiore…
 
[FZ] Beh, se sei convinto, allora facciamo un patto da amici
Cioè, tu sei il Diavolo… allora, che ne dici?
[Terry] Aspetta un attimo, quando dici di voler fare un patto con me, mi sfiora un dubbio
[FZ] Sono assolutamente sincero
 
[Terry] Aspetta, tu non sei tenuto a fare patti con me
[FZ] Ah, ma io sono un po’ diverso dai tuoi clienti abituali, Diavolo
[Terry] Però, aspetta, quasi nessuno vuole fare patti con me
[FZ]
[Terry] Che mi dici di te?

[FZ] Beh, quasi tutti hanno paura di te, no? Non sanno quanto sei stupido. Si dà il caso che io sappia che, quando torni a casa, ti spari seghe guardando una foto di Punky Meadows
[Terry] Grr… stupido… grr
 

[FZ] Da quando ti hanno raccontato che lui ha dentro più fluido di Jeff Beck , sai, stai cercando di superarlo. Bene, ascolta, adesso ti dirò una cosa, forse non la si capirà subito, però fammi dire questo:
Lascia in pace il tuo cetriolino per un paio di notti, mi hai capito? Dài! Mi interessano solo un paio di cose. (Aspettate, è un biglietto per me? C’è qualcuno che mi sta passando un biglietto? Che c’è scritto? “Frank, ti prego, fammi un favore, non riesco a trovare un mio amico, mi piacerebbe proprio se tu lo chiamassi dal palco. Il suo nome è Sporco Tom Nomads M.C.”, firmato “Grazie, Orso” o “Fagiolo”, non saprei. Beh, se sei fra il pubblico, Sporco Tony de la Nomads M.C., mettiti in contatto con Orso o Fagiolo). E come stavo dicendo, Diavolo, io sono un tipo normale, io sono… non ci crederai, ma io sono proprio come quelli in questo pubblico stasera.
[Terry] Cosa?
[FZ] Sono convinto che abbiamo qualcosa in comune
[Terry] Aspetta un attimo, pensavo che tu avessi delle cose strane che ti crescevano fra i capelli e tutto quel genere di cose. Pensavo, scrivi musica strana, sai, pensavo…
[FZ] Ascolta…
[Terry] Motociclista e quant’altro, cioè, cazzo, capisci?
[FZ] Ascolta bene…
[Terry] La pollastrella tettona con la telecamera che prima hai fatto venire qui, cioè, capisci…
[FZ] Ascoltami bene, oh, Diavolo…
[Terry] Ah-ha
 
[FZ] Mi interessano solo due cose
[Terry]
[FZ] Vediamo se riesci a indovinarle
[Terry] Direi ehm… vediamo, forse ehm…
[FZ] Beh, ti darò…
[Terry] Stravinskij… e ehm…
[FZ] Ti darò due indizi…
[Terry] Vediamo, ehm…
[FZ] Lascia stare il tuo cetriolino
[Terry] Cosa?
[FZ] Lascia stare il tuo cetriolino!
[Terry] Non mi sto tenendo in mano il cetriolino
[FZ] Beh, allora chi è che ti sta tenendo il cetriolino?
[Terry] Non so… ah! Lei è fra il pubblico. Ehi, Dale, saliresti qua a tenermi il cetriolino per accontentare questo strano uomo qui sul palco?
[FZ] Vi starete chiedendo perché lo chiamiamo ‘cetriolino’
[Ray] Ah ah ah!
[Terry] Oh no!
[FZ] Io non… Mi dispiace… Mi dispiace davvero sputtanarti, Bozzio, anzi, Diavolo, ma, senti, a me interessano solo due cose
[Terry] Dài, aspetta un attimo, posso solo dire: “Che Dio mi aiuti!” Anche se ho questa… questa cazzo di maschera…
[FZ] Ah ah ah! Sentite, se pensate che quella maschera sia brutta, dovreste vedere il suo cetriolino
 
[FZ] Mi interessano solo due cose, cioè tette e birra, mi hai capito?
[Terry] Cosa?
[FZ]
[Terry] Tette e birra?
[FZ] Tette e birra, tette e birra, tette e birra, tette e birra, tette e birra, tette e birra, tette e birra, tette e birra…
[Terry] Uau, non so se sei il tipo giusto!
[FZ] Tette e birra, tette e birra, tette e birra
 
[Terry] No! Non firmarlo! Dammi tempo per riflettere un poco… cioè…
[FZ] Va bene!
[Terry] Aspetta un secondo, accidenti… perché quello è inchiostro magico!
 
[FZ] Al che il Diavolo lasciò stare il suo cetriolino e la mia ragazza saltò fuori
Si sentirono le sue tette fare plop-plop dai più remoti territori
Lei disse: “Mi sono fatta tre birre e una bella manciata di tranquillanti
E sto per sballare, quindi andate affanculo, deficienti!”
Poi ci mostrò il dito medio, era rigido e fisso
Fu allora che il Diavolo scoreggiò e lei volò giù nell’abisso
(Uau! È il momento delle ghirlande!)
 
Beh, il Diavolo era incavolato, io a casa sono tornato
Lo posso giurare! Come avrà fatto lei a tornare?
Lo posso giurare! Come avrà fatto lei a tornare?
Lo posso giurare! Come avrà fatto lei a tornare?
Lo posso giurare! Come avrà fatto lei a tornare?
Lo posso giurare! Come avrà fatto lei a tornare?
Lo posso giurare
 
[FZ] Va bene… Va bene, basta… basta così con il Diavolo e il suo famoso cetriolino. Adesso faremo un altro passaggio spettacolare, anche se… anche se un po’… sgangherato, verso un’altra canzone intitolata “A caccia di hamburger”, aspettate un attimo.

2. A caccia di hamburger

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[Strumentale]

3. Prometto di non venirti in bocca

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[Note di FZ] Una delicata ballata strumentale da ascoltare con calma a tarda sera. L’assolo di chitarra è di FZ, l’assolo di sintetizzatore è di Eddie.
 
[Strumentale]

4. In delirio per Punky

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[Note di FZ] Una canzone sulla lito-erotizzazione di Terry tramite una fanzine giapponese chiamata ONGAKU.

Una foto a pagina intera di Punky Meadows (primo chitarrista degli “Angel”) gli ha talmente alterato il cervello da rendere necessario costruire una cappella commemorativa.

 Terry Bozzio con la foto di Punky Meadows (dal libretto del CD “Zappa in New York”)

Terry al tempo stesso canta la voce principale, suona la batteria e gira le pagine del suo spartito, in una rara manifestazione di frenesia punkoide.
 
Nel mondo d’oggi in rapida evoluzione, quasi ogni giorno spuntano fuori gruppi musicali con delle nuove trovate pubblicitarie. Si è riscontrato che qualcuna di queste trovate lascia danni permanenti nei cervelli dei giovani consumatori ingenui. Uno di questi casi è seduto davanti a voi, dal vivo sul palco… sì, Terry Bozzio!
Sono io!
Quel piccolo batterista carino. Recentemente Terry si è innamorato di una foto promozionale di un ragazzo di nome Punky Meadows, primo chitarrista di un gruppo chiamato “Angel”. Nella foto Punky sfoggia una bell’acconciatura lucida, in un semi-profilo che mette in risalto la prorompente succulenza del suo broncio sfrontato…
Uh, Punky!
La cui vista ha fatto impazzire di desiderio il povero batterista!
 
NON SOPPORTO COME LUI FA IL BRONCIO
Perché potrebbe non essere imbronciato per me!
Ah! Imbronciato per te?
Ah! Punky Meadows? Imbronciato per te?
 
I SUOI CAPELLI SONO COSÌ LUCIDI E ACCONCIATI COSÌ BENE
Da farmi contorcere in estasi!
 
[Strumentale]
 
Punky, Punky, dammi le tue labbra sulle quali morire…
 

Oh, Punky, non è romantico?
 
[Strumentale]
 
Punky, Punky, dammi le tue labbra sulle quali morire…

Prometto di non venirti in bocca
 
Punky, Punky, il tuo album fa schifo, è tutto sbagliato…
Però, ascolta, non c’è niente da ridere
 
IO NON SONO MICA FINOCCHIO, PERÒ SE LUI MI DOVESSE CAPITARE A TIRO
STEVEN TYLER PAGHEREBBE PER ASSISTERE, PAGHEREBBE PER ASSISTERE!
 
In delirio per Punky, in delirio per Punky
I suoi capelli sono così lucidi, adoro i suoi fianchi
Adoro i suoi denti e le sue gengive e…
Che succede, bimbo?
Sei un angelo, Punky
Oh, sai, sono proprio queste le cose che mi piace sentire
Sei troppo
 
Lui ha uno sfogo cutaneo
Sul serio, sì
Che tiene lontane le ragazze
Iella epidermica
Iella epidermica
I dottori dicono così
 
Oggi Punky starà facendo le prove, mi viene da pensare
Passerò da lì per sentirlo suonare
Mi piacerebbe mordergli il collo… adoro il suo look

Ho sentito un pettegolezzo secondo il quale lui ha più fluido di Jeff Beck
Gustatevi questa:
NON SONO GAY
NON SONO ‘MARICÓN’
(Lui è attratto dalle maniche allungate in chiffon
Maniche allungate)
Tutto qui
 
Le labbra di Punky, le labbra di Punky
Oh, adoro i suoi capelli mentre mangia patatine Donkey
Sì, adoro il suo batter di ciglia e il suo nulla-nulla-nulla
Caspita, magari gli piacerebbe dare due colpi alla mia manovella?
DALLE DUE COLPI, PUNKY!
DALLE DUE COLPI PIÙ VELOCE!
DALLE DUE COLPI PIÙ FORTE!
DALLE DUE COLPI PER TUTTA LA NOTTE!
FORZA, PUNKY! SCATENATI!
 
NON SONO GAY
NO, NO, NO, NO!
NON SONO ‘MARICÓN’
NO, NO, NO, NO!
(Lui è attratto dalle maniche allungate in chiffon
Maniche allungate)

Un’altra volta per tutti quanti!
Allora lui ha detto:
“NON SONO GAY
NON SONO ‘MARICÓN’”
(Lui è attratto dalle maniche allungate in chiffon)
 
Io… oddio, io sono attratto dallo chiffon
Sulle maniche allungate
Ho detto
Io io io io io io io… io sono attratto dallo chiffon
Sulle maniche allungate
 
[Strumentale]
 
Grazie. Il nostro Terry Bozzio che compie gli anni, triste ma vero. Solo un minuto.

5. Dolcezza, non vuoi un uomo come me?

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[Note di FZ] L’ennesima canzone d’amore.
 
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
 

Playboy’ era il suo stereotipo di vita (fumava la pipa)
“Il massimo” era la sua espressione preferita
Aveva un setter irlandese accanto
 
 
In un locale per single, un martedì sera
Il cinturino era stretto, la luna era scura
Ballarono insieme un lento
 
Che panorama spettacolare
 
I denti di lei erano bianchi
 
I drink non erano cari (era la Serata delle Signore)
Di averla incontrata, lui era contento
 
Lei faceva la segretaria, “Mi chiamo Betty”
Il suo gruppo preferito era Helen Reddy
(Parlarono del tempo!)
 
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un…
Bimba, non vuoi un…
Bimba, non vuoi un uomo!
 
Lei era una tipa soletta, solo un po’ troppo bassetta
Le sue battute erano stupide e la sua disciplina sportiva prediletta
Era l’hockey (su pista ghiacciata)
[Borbottio]
 
Lui si fece debitamente impressionare e fu pronto a suggerire
Che ogni sport con un disco di gomma doveva essere il migliore
Dandole una gomitata
(Capisci, dolcezza? Capisci?)
 
Poi, come prima cosa, si spostarono dove la musica era soffusa
Le candele erano leziose / gocciolanti, gli si presentò un hippy davanti
Per servirgli la cena ordinata
 
Il riso era integrale e presto si accorsero che nel locale
La folla intorno che prima si accalcava
Beh, sembrava si fosse diradata
 
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un…
Bimba, non vuoi un…
Bimba, non vuoi un uomo!
 
Lui la portò in un motel
Lei si rifiutò di baciarlo, lui cercò di non darci peso
E invece lo fece arrabbiare!
Arrabbiare! Mi fece arrabbiare!
Caspita, mi fece così arrabbiare
CHE AVREI POTUTO UCCIDERE QUELLA TROIA SCHIFOSA!
 
Lui la chiamò zoccola
Zoccola zoccola zoccola
Stronza
Stronza stronza stronza
E porca
Porca porca porca
Troia
Troia troia troia
E mignotta
Mignotta mignotta mignotta
E lei sbatté la porta
La porta!
In una frenesia di stizza!
Una frenesia di stizza!
Questa è una frenesia di stizza!
Sono stizzita
E ho una frenesia!
 
Lei singhiozza sul sofà
SIGH SIGH!
Lei singhiozza e singhiozza
SIGH SIGH SIGH!
Lei singhiozza e adocchia attraverso la tenda
 
Lui sale in macchina
Ma la batteria si è scaricata
Allora le chiede di usare il telefono
E lei gli fa una spompinata
E questa è la fine della storia
 
Dolcezza, dolcezza, ehi
Bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Ah, bimba, non vuoi un uomo come me?
Dolcezza, dolcezza, ehi
Ah, bimba, non vuoi un…
Ah, bimba, non vuoi un…
Ah, bimba, non vuoi un uomo!
 
Bimba, non vuoi un uomo ogni tanto?

6. Il bandito del clistere dell’Illinois

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[Note di FZ] La storia di base è vera, qualche dettaglio pratico delle tecniche del bandito lo si è dovuto immaginare, mentre i versi finali nell’aula di tribunale sono una parodia della mitologia del blues tradizionale, in cui una ragazza deve far liberare il proprio uomo a prescindere dal suo capo d’accusa. Questa parte della storia è stata romanzata, così come la conclusione filosofica finale.

La piccola postilla per Roy Estrada “Volere-volere-volere-un-clistere…” si riferisce a una domanda che di tanto in tanto Roy faceva a Jimmy Carl Black ai tempi del Garrick Theater. Ray White canta la voce principale.


[Ritaglio di giornale] Michael H. Kenyon, di 30 anni, il presunto bandito del clistere che per 10 anni ha terrorizzato le studentesse dell’Università dell’Illinois, si è dichiarato colpevole a Urbana, nell’Illinois, di sei casi di rapina a mano armata. Ha confessato di avere somministrato clisteri alle sue vittime in almeno tre delle sei rapine.
 
E adesso, amici, è ora che Don Pardo reciti il nostro annuncio apposito per il bandito del clistere dell’Illinois. A te la parola, Don!
 
Questa è la vera storia di un famoso criminale dei dintorni di Chicago. Questa è la storia di Michael Kenyon, un uomo che proprio adesso sta scontando reati di rapina a mano armata. Si dà il caso che durante queste rapine Michael avesse deciso di somministrare alle proprie vittime femminili un piccolo clistere. A quanto pare, non c’erano leggi che lo vietassero. Ma il suo nome vivrà per sempre: Michael Kenyon, il bandito del clistere dell’Illinois!
 
Il bandito del clistere dell’Illinois
Ho sentito dire che è a piede libero
Ho sentito dire che è a piede libero
Oddio, le urla pietose
Di tutte ‘ste universitarie
Che lui aveva legato
Erano state tutte costrette a mettersi a terra!
Le gonfiava ad una ad una con la sacca piena di…
Succo del bandito del clistere dell’Illinois
Le gonfiava ad una ad una con la sacca piena di…
Succo del bandito del clistere dell’Illinois
Le gonfiava ad una ad una con la sacca piena di…
Succo del bandito del clistere dell’Illinois
Le gonfiava ad una ad una con la sacca piena di…
Succo del bandito del clistere dell’Illinois
 
Il bandito del clistere dell’Illinois
L’ho sentito al notiziario
L’ho sentito al notiziario
A Bloomington, nell’Illinois, ha provocato una certa isteria
Aggirandosi furtivamente di fattoria in fattoria
Con una sacca di gomma e un tubo al braccio, lungo la via
A caccia di qualche universitaria con un rustico posteriore
Che lui avrebbe proprio voluto gonfiare
A caccia di qualche universitaria con un rustico posteriore
Che lui avrebbe proprio voluto gonfiare
A caccia di qualche universitaria con un rustico posteriore
Che lui avrebbe proprio voluto gonfiare
 
[Strumentale]
 
Il bandito del clistere dell’Illinois
Un giorno dovrà pagarla
Un giorno o l’altro dovrà pagarla
 
La polizia dirà: “Ti abbiamo arrestato!”
E il giudice lo riceverà con gli onori di un invitato
Poi il Procuratore Distrettuale richiederà un test segreto
Infilerà i pollici grassocci nei fianchi del suo vestito
Poi pubblicheranno un bando per la giuria popolare
(Sei tu, là)
E il giudice dirà: “Nessuna battuta volgare!”
Poi trascineranno il bandito affinché tutti lo vedano
Dicendo: “Che nessuno lo compatisca in alcun modo
Acqua calda saponata in primo grado”

E poi il bandito potrebbe dire: “Perché tutti mi guardano?”
 
Sei stato tu a cagionare queste sofferenze?
Allora, sei stato tu a cagionare tali sofferenze?
Allora, sei stato tu a cagionare queste sofferenze?
Beh, una ragazza grida: “Lasciate stare quel delinquente!
 
Bandito, sei colpevole?
Bandito, sei colpevole?
Su, dimmi, qual è la tua dichiarazione?

Un’altra ragazza grida: Liberate quel mascalzone!
 
Sei colpevole? Bandito, sei stato tu a tenere questo contegno?
Su, dimmi
Lui disse: “Era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno”
“Era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno”
Proprio così!
“Era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno”
“Era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno”
Aiutatemi a uscire subito!
“Era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno”
Proprio così!
“Era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno”
 
Le gonfiava ad una ad una con la sacca piena di…
Non lo sapete che era proprio quello di cui tutte loro avevano bisogno
[Ripete]
 
Sto parlando dell’Illinois
Illinois

Non sto parlando di Fontana , ah
Non sto parlando di Bobby Pa-cefalo-tato, ah
(Ci riprovo)

Bobby Patatocefalo
Sto parlando del bandito del clistere dell’Illinois
 
 
Aspettate un attimo, questa è per Roy Estrada, ovunque si trovi:
Tu-volere-volere-un-clistere
Un clistere
Tu-volere-volere-un-clistere
Un clistere
Io-volere-volere-un-clistere
Ehi, a te la parola!
 
Il bandito del clistere dell’Illinois
Il bandito del clistere
Il bandito del clistere
Il bandito del clistere
Il bandito del clistere
Sto parlando del bandito del clistere dell’Illinois
 

Qui non può succedere!
DEL SUO SUCCO!
 
Bene, bene! Ray White, il vice-bandito del clistere dell’Illinois, dal vivo sul palco qui a New York!
 
È finita, sedetevi e mettetevi comodi

Disco 2

1. Io sono la melma

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[FZ] Uno, due, tre, quattro
 
Va bene
 
[Strumentale]
 
Sono volgare e perversa
Sono ossessiva e demenziale
Tantissimi anni fa sono comparsa
Ma sono rimasta pressoché uguale
 
Sono lo strumento dei governi
E anche degli industriali
Perché il mio compito è quello di dominarvi
E disciplinarvi come animali
 
Sarò anche spregevole e perniciosa
Ma voi non riuscite a distogliere lo sguardo
Vi faccio credere di essere deliziosa
Con la roba con cui vi bombardo
 
Per voi, non c’è niente di più buono
Non avete ancora indovinato chi sono?
Sono la melma che percola fuori dai vostri… A te la parola, Don Pardo!
 
[Don] MI OBBEDIRETE QUANDO VI GUIDERÒ
E MANGERETE L’IMMONDIZIA CON LA QUALE VI NUTRIRÒ
FINO AL GIORNO IN CUI DI VOI NON CI DOVREMO PIÙ SERVIRE
NON CERCATE AIUTO… NESSUNO VI STARÀ A SENTIRE
 
IL VOSTRO CERVELLO È TOTALMENTE CONTROLLATO
È NEL MIO STAMPO CHE È PLASMATO
E VOI FARETE QUELLO CHE VI DIREMO DI FARE NOI
FINO A QUANDO NON CEDEREMO I DIRITTI SU DI VOI!
 
A TE LA PAROLA, FRANK!
[FZ] Grazie, Don!
 
Proprio così, amici… non cambiate canale!
 
Sono la melma che esce dal vostro schermo
Percolando sul pavimento del vostro soggiorno
Sono la melma che esce dal vostro schermo
[Don] NO, FRANK! SONO IO LA MELMA!
[FZ] Niente può fermarmi, guardate come avanzo ogni giorno
[Don] SONO IO LA MELMA, SONO IO LA MELMA
 
[FZ] Sono la melma che esce dal vostro schermo
Percolando sul pavimento del vostro soggiorno
Sono la melma che esce dal vostro schermo
Niente può fermarmi, guardate come avanzo ogni giorno
 
[Don] AH AH AH!
AH AH AH!
AH AH AH!
 
[Strumentale]

2. Una sterlina per mostrare le chiappe

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[FZ] Grazie, Don
[Don] Ehi, Frank! Ehi, ce l’ho fatta, Frank. Sì, ce l’abbiamo fatta! Non è vero?
[FZ] È vero, ce l’abbiamo fatta
[Don]
 
[Strumentale]
 
[FZ] E per il nostro prossimo numero…

3. Manx ha bisogno di donne

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[Note di FZ] Un arrangiamento dell’esercizio pubblicato sulla rivista “Guitar Player”, con qualche modifica e qualche aggiunta.
 
[Strumentale]

4. Assolo di percussioni della “Pagina nera” + Pagina nera nº 1

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[Note di FZ] Si apre con un’improvvisazione di Terry; Ruth e Dave si uniscono nella partitura scritta con legni e metalli, mentre le percussioni sono sovra-incise da John, Ed e Ruth. Quegli stessi identici schemi ritmici che avete appena ascoltato sono adesso le spaziature metriche di una melodia che sembra l’anello mancante tra “Zio Carne” e “Il tango bebop”.
 
[Strumentale]

5. Emma dalle gambe grosse

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[Note di FZ] Così, tanto per farvi avere, in mezzo alle altre cose, una canzone stupida sulla quale battere il piede… e anche con propositi nostalgici, essendo questo uno dei pezzi che eseguivamo regolarmente nel 1967 quando vivevamo a New York e lavoravamo al Garrick Theater.
 
C’è un gran dilemma sulla mia ragazza dalle gambe grosse, Emma
 
C’è un gran dilemma sulla mia ragazza dalle gambe grosse, Emma
 
Un tempo mi metteva fuori combattimento finché un giorno la sua faccia ha avuto un cedimento
 
C’è un gran dilemma sulla mia ragazza dalle gambe grosse, Emma
 
C’è un gran dilemma sulla mia ragazza dalle gambe grosse, Emma
 
Lei era la mia ragazza fissa finché non è diventata grassa
 
Emma!
 
 
Emma!
 
 
[Strumentale]
 
C’è un gran dilemma sulla mia ragazza dalle gambe grosse, Emma
 
C’è un gran dilemma sulla mia ragazza dalle gambe grosse, Emma
 
Un tempo mi metteva fuori combattimento finché un giorno la sua faccia ha avuto un cedimento
Un tempo mi metteva fuori combattimento finché un giorno la sua faccia ha avuto un cedimento
Un tempo mi metteva fuori combattimento finché un giorno la sua faccia ha avuto un cedimento
 
Grazie

6. Sofà

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[Note di FZ] Un valzer conturbante, pubblicato la prima volta sull’album “Taglia Unica per Tutti”. Non avendo avuto molto successo, questa presentazione potrebbe indurre qualche ascoltatore curioso a riprendere in considerazione quell’album.
 
[Strumentale]

7. Pagina nera nº 2

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[Note di FZ] E, ancora una volta, il nostro tema riorchestrato, modificato ritmicamente e mixato su un motivo di sottofondo dozzinale tipo disco music, rispetto al quale le anomalie poliritmiche diventano ancora più affascinanti.
 
Bene, un po’ di attenzione.
Vi racconterò di questo brano. All’inizio è stato creato come un assolo di batteria. Proprio così. Ebbene, dopo che Terry ha imparato a suonare “La pagina nera” alla batteria, ho pensato: “Beh, forse va bene anche per altri strumenti”. Così ho composto una melodia per accompagnare l’assolo di batteria, che è diventata “La pagina nera, Parte 1 - La versione difficile”.

Poi ho pensato: “Beh, e che fare per tutti quelli che avrebbero potuto apprezzare la melodia della ‘Pagina nera’ ma che, nella sua forma originaria, non sarebbero proprio riusciti ad affrontarne la densità statistica?” Così mi sono messo all’opera e ho composto un’arietta che adesso arrangeremo per voi su questo motivo di sottofondo tipo disco music. Questa è “La pagina nera, Parte 2 - La versione newyorkese semplice per ragazzini”.
Tirate fuori il peggio di voi, per così dire, con “La pagina nera, Parte 2”.
 
[Strumentale]
 
Grazie. Qualcuno ha ballato?

8. La tortura non finisce mai

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Mosche tutte verdi ronzano nella sua prigione della disperazione lì in basso
I prigionieri si lamentano e si grattano i capelli arruffati e si pisciano addosso
Un raggio di luce da una finestrella un centinaio di metri lontana
È tutto quello che a loro è dato conoscere della normale vita quotidiana
 
E c’è un tanfo da morire, le pietre sono soffocanti e trasudano gocce verdastre, sai
Nella stanza dove il mantice gigante è all’opera, dove la tortura non finisce mai
La tortura non finisce mai
La tortura…
La tortura…
La tortura non finisce mai
 
Sul pavimento, melma e marciume, topi e vomito e catarro
Cinquanta soldati minacciosi, accidenti, reggono delle lance vicino alla porta di ferro
Coltelli e spuntoni e pistole e strumenti di tortura e non solo
E un losco nano con un secchio e uno straccio, lì dove il sangue scende nello scolo
 
E c’è un tanfo da morire, le pietre sono soffocanti e trasudano gocce verdastre, sai
Nella stanza dove il mantice gigante è all’opera e la tortura non finisce mai
La tortura non finisce mai
La tortura…
La tortura…
La tortura non finisce mai
 
Mosche tutte verdi ronzano nella sua prigione della disperazione lì in basso
Un Principe del Male mangia un maiale fumante in una sala appresso
Mangia il muso e le zampe prima di tutto
I lombi e gli inguini vengono presto sparpagliati
I suoi colpi di trancio sono ben collaudati
 
Lui si alza e grida:
“Che ogni uomo sia maledetto”
“Che ogni uomo sia maledetto”
“Che ogni uomo sia maledetto”
“Che ogni uomo sia maledetto”
E nessuno, beh, ardisce lasciarlo contraddetto
(Proprio così!)
Fra tutti i peggiori lui è, ovviamente, il migliore
Fra tutti i peggiori lui è, ovviamente, il migliore
È stato fatto del male, lui è stato il precursore
È stato fatto del male, lui è stato il precursore
 
E lui tanfa da morire, le sue ossa sono soffocanti e trasudano gocce verdastre, sai
Nella notte della salsiccia di ferro, dove la tortura non finisce mai
La tortura non finisce mai
La tortura…
La tortura…
La tortura non finisce mai
 
[Strumentale]
 
Mosche tutte verdi ronzano nella sua prigione della disperazione lì in basso
Chi sono tutte queste persone che lui tiene rinchiuse lassù adesso?
Sono dei pazzi?
Sono dei santificati?
Sono degli zeri da qualcuno disegnati?
 
Da quando è stata creata, nessuno l’ha mai spiegato
Ma una prigione sotterranea, come un peccato
Richiede soltanto di tener segregato
Tutto ciò che è sempre stato
Guarda quella donna
Guarda quell’uomo
(Sì, tu!)
 
È di questo che qui trattiamo
È di questo che qui trattiamo
È di questo che qui trattiamo
È di questo che qui trattiamo
 
Grazie!

9. La laguna purpurea + Approssimato

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[Note di FZ] Questo è l’arrangiamento speciale di un brano che abbiamo suonato a dicembre nello spettacolo televisivo Saturday Night Live (con John Belushi che interpretava un musicista bebop samurai).
Due temi sono suonati contrapposti: “La laguna purpurea” e “Approssimato” (una composizione inedita risalente ai tempi della orchestra “Gran Wazoo”).

Il primo assolo è di Mike Brecker al sax tenore, il secondo è di FZ alla chitarra (sovra-inciso, perché durante il concerto nessun assolo di chitarra è stato suonato in questo brano, e la tranquilla traccetta di percussioni in sottofondo era talmente noiosa da diventare inevitabilmente un caso di inserzionismo), seguito da una transizione con grugniti bollenti rilavorati del sax baritono di Ronnie Cuber, che ci porta alla stuzzicante protruberanza di un assolo di Patrick O’Hearn al basso, culminante nel mistero e nello sfarzo suggestivo dell’assolo di Randy Brecker alla tromba bionicamente modificata.
 
[Strumentale]



Dal libretto del CD “Zappa In New York”

Testi inglesi dal sito Information Is Not Knowledge.